Auto: Quando la sicurezza non era assistita dall’elettronica.
Quando la sicurezza non era assistita dall’elettronica, quando il massimo della tecnologia erano le chiusure centralizzate e il climatizzatore ma le prestazioni erano da Urlo, queste “macchine infernali” erano veri e propri missili.
Con queste “bestie da strada” anche la più piccola distrazione poteva risultare fatale, chi si trovava al volante sfidava la sorte.
La lista delle auto più pericolose della storia secondo Ciarly:
– Fiat Uno Turbo
Partiamo subito da una macchina made in Italy. La praticità di una FIAT UNO ma con un motore a quattro cilindri da 1372 cm³ di cilindrata che era capace di sprigionare una potenza massima di 118 CV in grado di oltrepassare i 200 km/h , 8,3 secondi nello 0 a 100 km/h su un telaio e assetto probabilmente poco adeguati alle prestazioni. Difficilmente gestibile aveva conquistato un gran numero di automobilisti. Comunemente soprannominata “Bara su ruote”
– Renault 5 Turbo
La Francese Renault 5 Turbo, una vettura economica nata per la città stravolta completamente. Il motore, un 4 cilindri in linea da 1.397 cm³ di cilindrata, erogava 160 CV, spostato dietro i sedili posteriori era in grado di raggiungere i 200 km/h, ma soprattutto di scattare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi. Le competenze tecniche acquisite nelle corse, parafanghi allargati, i soli 2 posti e la trazione posteriore la rendevano una graziosa bomboniera con una guidabilità a dir poco ostica.
– Volkswagen Golf GTi
Inizialmente la Volkswagen non produsse modelli particolarmente potenti fino alla commercializzazione della GTi 16V. Geniale trasformare quella che a tutti gli effetti era considerata una utilitaria, la figlia dell’auto del popolo, in un’auto sportiva. Con un motore 4 cilindri da 1800 cm3 sprigionava una potenza massima di 136 CV per una velocità massima di 208 Km/h da 0 a 100 Km/h in 8,5 secondi. Chi è cresciuto negli anni Ottanta ricorda sicuramente la Golf, considerata la macchina più trendy del periodo (soprattutto con la seconda serie). Non era una macchina particolarmente stravagante, nel più tipico stile tedesco, ma sapeva mettere in pericolo i diciottenni dell’epoca che potevano permettersela.
– Shelby Cobra
Un Missile su ruote. La Shelby Cobra è un’icona di sportività conosciuta e apprezzata in tutto il globo terrestre. La particolarità di quest’auto è data dal fatto che univa un motore statunitense Ford V8 da 400 CV e una carrozzeria inglese del peso di solo 1311 kg. Poteva raggiungere tranquillamente i 266 Km/h da 0 a 100 Km/h in 4.2 secondi Il sistema frenante non adeguato, il volante larghissimo, lo sterzo impreciso, i pedali duri, la potenza esagerata la rendevano una scheggia impazzita. La produzione finale fu di 348 esemplari.
– Jaguar E-Type
Direttamente dalla Gran Bretagna, la Jaguar E-Type, per gli amici “Jaguar E”, è forse l’auto più iconica e famosa della Casa britannica. Il suo cofano lunghissimo e la sua linea la rendono inconfondibile. Ma andare forte con la E non è una cosa adatta ai deboli di cuore. Una vettura dal design pieno di eleganza e personalità con un motore da 3781 cm³ che sprigionava una potenza mostruosa non adatta alle piccole dimensioni delle ruote. Ingestibile già dalla partenza. Velocità massima 246 Km/h da 0 a 100 Km/h non dichiarata.
– DeLorean DMC-12
Diventata famosa per il film Ritorno al Futuro è l’unico modello di auto costruito dalla DeLorean Motor Company, dal 1981 al 1983. Caratterizzata dalle porte dette ad “ali di gabbiano” e dalla carrozzeria completamente in acciaio non verniciato ne vennero prodotti circa 9.200 esemplari. Il suo motore V6 da 2849 cm³ da 132 CV gli permetteva di raggiungere i 208 km/h, anche se dai 0-100 Km/h non era così velocissima, circa 10 Secondi. Proprio le 2 ali di gabbiano e i piccoli vetri la rendevano una macchina pericolosissima, perché in caso di incidente diventava molto difficile uscire dall’auto.
– Porsche GT2 993
Tedesca di Germania, la Porsche GT2 993 popolare e amata esteticamente molto bella, aveva motore turbo capace di una potenza di 430 CV per una velocità massima di 295 Km/h capace di scattare da 0 a 100 km/h in soli 4 secondi, tutto accompagnato da una tenuta di strada non perfetta, specialmente in curva. La sua peculiarità che divertiva e allo stesso tempo spaventava, era il peso sbilanciato sul posteriore, che forniva sì molta trazione, ma scartando verso l’esterno metteva in situazioni da cui era difficile uscire indenni.
– Renault Clio Williams
La francese più amata dagli italiani, la carrozzeria è ripresa dalla 1.8 16v, mentre sotto il cofano troviamo un potente 2.000 cm³ da 147 CV per una velocità massima di 215 Km/h capace di scattare da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. Valori da brivido, per un duemila aspirato che mandava in sofferenza l’impianto frenante alleggerendo lo sterzo, infatti nel ‘95 fu dotata di ABS che la rese più sicura. Unica colorazione “Williams Blue”, con gli inconfondibili cerchi in alluminio color oro.